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CENERENTE - CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA

 La parrocchia di Santa Maria Maddalena di Cenerente ha origini antichissime, la prima notizia certa risale al 1364, anno in cui, durante la guerra tra Pisa e Firenze, il territorio viene devastato dalle milizie pontificie della Compagnia Bianca del Marchese Giovanni di Monferrato.
Il nome di "Cenerente" appare nel 1435 nella "Storia di Perugia" del Pellini.
Nel 1559 risulta unita alla parrocchia di Santa Firmina/Fermina (la "Pievuccia"), ma già nel 1577 assume centralità divenendo la chiesa nella quale si battezzano anche i parrocchiani di Canneto, Capocavallo e S.Lorenzo della Rabatta. La chiesa attuale, di rilevante valore architettonico, neoclassica, a volta, con pilastri e cornici a stucco su disegno dell'architetto Domenico Mollajoli, fu fatta costruire (sulla preesistente chiesa) da Don Angelo Briganti e inaugurata il 12/11/1850.
Il campanile, con tre campane (di cui la maggiore di 7 quintali) fu costruito nel 1890, come il cimitero. La  chiesa fu restaurata una prima volta nel 1950 e successivamente dopo il terremoto del 1997, ad opera dell'architetto cenerentese Daniele Vagnetti.
(foto Claudio Maccherani, 2011)

Cenerente - La Parrocchia

 Si hanno notizie di un'altra chiesa piuttosto antica, intitolata a San Martino, della metà del 1300, ma già in rovina nel XVIII secolo. Il nome di "Cenerente" appare nel 1435 nella "Storia di Perugia" del Pellini. 
Tra il 1897 e il 1989 è attiva la Compagnia del Santissimo Sacramento e tra il 1924 e il 1939 l'Associazione Figlie di Maria (Congregazione del Carmine).
La ricorrenza più importante che si festeggia in questa parrocchia è la festa giubilare del SS.Crocefisso (ogni 25 anni) le cui notizie più certe risalgono al 1891, poi 1921, 1950, 1975, 2000. Memorabile la celebrazione del 1975 quando i bordi delle strade di Cenerente, su idea e direzione di Simona Bellini, si riempirono di multicolori "fiori di stoffa" alti un metro e mezzo, talmente belli che alla fine della festa non ne era rimasto neppure uno, tutti trafugati dai soliti "italiani" (non di Cenerente).